2. SESSO ALLO STATO BRADO

SIAMO ANIMALI O PEGGIO?
Vivere, mangiare, comportarsi allo stato brado, non è una bella immagine, quando la si usa in modo figurato si vuole intendere qualcosa di selvaggio e di disordinato, sporco oppure aggressivo, in cui emerge un istinto animale negativo, privo di quella “civiltà” che noi umani ci vantiamo di avere. Gli animali quindi si arrangiano, si procurano essi stessi il cibo nei pascoli, sono liberi. Ma gli animali hanno istinti molto potenti, si regolano da soli, non hanno bisogno di istituzioni, di scuole, di forze dell'ordine che impongano limiti, anche il loro istinto sessuale è iscritto nelle loro natura (su questo c'è molto da approfondire più avanti). Per questo l'animale non mangia a dismisura e neppure fa accoppiamenti a volontà, ma hanno un estro, e cioè periodi di calore per riprodursi e questo vien meno se l'animale vede che il territorio non gli offre le condizioni giuste per la prole (tipo nello zoo smettono di procreare per non avere tanti figli in gabbia e senza spazio per tutti, oppure in un territori piccolo il coccodrillo non ne fa più di un tot di cuccioli). Noi Umani pur appartenendo al regno animali, abbiamo dato troppo spazio all'intelligenza perdendo il nostro istinto animale e con quell'intelligenza spesso non facciamo che danni alle leggi della natura in noi, in modo specifico a livello sessuale: non sappiamo dominare le passioni, non sappiamo discernere l'istinto sessuale dal sentimento amoroso, non riusciamo a valutare un partner o un compagno, abbiamo figli ma spesso non sappiamo trasmettere loro gli istinti di sopravvivenza, facciamo delle passioni vizi e dei vizi traumi e malattie sia fisiche che mentali. A questo punto insieme ai nostri figlioli dobbiamo tornare in dietro, noi genitori, a cercare di capire i nostri inizi agli vita sessuale, quando eravamo piccoli, allo stato brado (ahimè alcuni ci rimangono a vita cosi) e mettere a fuoco le prime lacune, questo darà ai ragazzi un po di luce:

PASSIONI ALLO STATO BRADO
Ecco i miei ricordi del sesso da piccolo: con i miei non si poteva parlare sul sesso, erano schivi, con i nonni neanche ad immaginarlo mi avrebbero fulminato. Sentivo le barzellette a doppi sensi di cui molte ancora non capivo, ma mi attiravano e poter sentire (di nascosto perchè gli adulti ci mandavano via per raccontarle) ed imparare una barzelletta sporca era come aver rubato in banca, qualcosa del mondo dei grandi possedevo. In quel modo iniziai senza volerlo nè saperlo ad essere malizioso, sono gli adulti che fanno diventare maliziosi i bambini, perchè ci nascondono quello che è normale e naturale. Creano in noi il sospetto e noi diventiamo o tirati rigidi moralisti per soddisfare gli adulti (cioè guai se qualcuno parla di sesso) oppure volgari per andarli contro.
   A scuola trovavi con chi parlare, ma erano i soliti compagni morbosi inesperti e quindi fuorvianti, sollevavano la curiosità su piccole sciocchezze: le mutande delle ragazze da vedere sotto le scale, le tettine che crescevano, il sedere che sbalzava nelle tute aderenti mentre si faceva educazione motoria, per non parlare dei presunti romanzi: tizia piace a Caio e quella si è fidanzata con quello... ma alle primarie e medie queste cose erano leggendarie per noi. 
   A quell'età una donna nuda era difficile vederla e questa curiosità nel maschio è pazzesca. Riviste non c'erano, il porno era allora quasi inesistente, come in tutte le epoche precedenti era fatto per gruppi di persone ricche e particolari; cataloghi di donne in biancheria intima era il top della goduria per gli occhi ed erano quelle foto il materiale più usato per la masturbazione (di cui parleremo più avanti). I poster delle modelle arrivano dopo, ma erano sempre in costumi da bagno, ma per l'epoca erano il massimo della sensualità. Come vedete la nudità era una preda maschile, i ragazzi sono molto fisici, carnali, la vista è il loro senso più colpito. Le ragazze invece hanno un approccio diverso verso il sesso del maschio: il look, il pettinato, il vestito, le maniere del figo di turno oppure i modi di fare, la donna viene colpita più che altro nel senso dell'udito e del tatto, il porno per le donne arriva molto dopo. Le bambine sono curiose e qualora si spingessero come i maschi alla malizia, i giochi erotici infantile o altro, sono più riservate e discrete. Oggi è cambiato tutto: ragazzi ormai dopo i 10 anni con un cellulare hanno accesso al porno in internet, la nudità è ovunque nei film, nelle riviste, nelle pubblicità. Per loro porno è uguale a vedere corpi nudi che si accoppiano in modo animale. Il problema per voi ragazzi è che il porno, come l'alcol, il fumo, l'azzardo, diventa non solo un vizio ma a livello mentale crea nei giovani dei traumi che non potete capire finchè non avrete più avanti una relazione con un partner ed alcuni problemi sono molto seri e gravi. Ecco perchè è meglio parlarne con calma. Dunque, ripeto, il porno non è cattivo, ma è cattivo il modo di usarlo e di vederlo (di solito di nascosto, come i ladri, ma l'intimità non è nascosta ma riservata, ne parleremo) 

Nessun commento:

Posta un commento